DOVE: viale Premuda, 44 – Porta Venezia, tel. 02 87084258
QUANTO: a partire da 10 euro
PER: pastafariani e amanti della pasta.
DA PROVARE: la pasta!

Il locale confina con California Bakery – che prima o dopo ci decideremo a recensire, probabilmente quando le nonne ci daranno la paghetta per la promozione a manager – ed è sullo stesso stile, un po’ da hipster milanese. Arredamento minimal e di design, con tavolini di legno chiaro e ferro, segnaposto fatti con i numeri dell’ippodromo, cucina a vista e tutti i tipi di pasta esposti nella vetrinetta.
A 9 euro vi aspetta la pasta ripiena con gusti particolari come quella al cinghiale o con salsiccia-verze-patate, ma anche i classiconi (casoncelli, agnolotti, ravioli sardi), invece a 8 euro trovate la pasta fresca: paccheri di kamut, rigatoni al farro – ma anche di grano duro – tagliolini, spaghetti alla chitarra e trofie. Il tutto da abbinare ai sughi del giorno.
Per quelli che in gelateria scelgono cioccolato e limone suggeriamo di chiedere consiglio perché è vero che olio e grana o la dadolata di pomodoro stanno bene ovunque ma non possiamo dire lo stesso del sugo porri, speck e tarassaco o della salsa ai pistacchi.
L’arrivo della cameriera avrà infatti posto fine ai vostri dubbi amletici su che pasta ordinare e con che sugo accoppiarla, ma non avrà cancellato il vostro desiderio per tutte le altre possibili.
Quindi perché rassegnarvi alla monogamia? Agguantate la forchetta e concedetevi un assaggio dei piatti dei vostri commensali. Avrete sempre tempo per pentirvi, la sera in palestra a velocità 8 sul vostro tapis roulant.
Ci siamo concessi anche la cassatina e il caffè. Niente male, proprio niente male. Nell’euforia generale da giorno di ferie – raro come la cometa di Halley – non ho notato se prendessero i miei buoni – non credo – e non mi sono nemmeno lamentata per il conto di 15 euro che in una pausa pranzo normale mi avrebbe fatto invocare tutti le divinità dello shintoismo.
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