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lunedì 27 agosto 2012

PESCE AZZURRO


DOVE: Via Vespri Siciliani 16 (Zona Piazza Napoli), tel 0242292251

QUANTO: da 6 a 8 euro

PER: tutti, con un tocco di tristezza

DA PROVARE: pesce, solo se Pietro OGGI ve lo consiglia

Pesce Azzurro è un ristorante-pizzeria italiano gestito da copti (a.k.a. egiziani cattolici), prova ne è che non troverete nessun Mohamed o Hasan, ma ad accogliervi ci saranno i due soci Willy e Mario, insieme al cameriere Pietro. Il locale ha purtroppo un passato controverso: la recente gestione calabrese, cui è succeduta una breve parentesi cino-giapponese, hanno lasciato i segni sulle pareti del “Pesce Azzurro”, arredato con bambù e stampe orientali intervallate da corone di peperoncini e quadri di paesaggi marittimi. Tuttavia a discapito delle apparenze, il ristorante offre un menù ricco e tipicamente italiano.

A pranzo avrete la possibilità di scegliere tra 3 primi (uno vegetariano/semplice, uno di sostanza –burro-panna&C e uno di pesce), 3 secondi (sempre uno di carne, uno di pesce e uno vegetariano) e 2 contorni, per la modica cifra di 8 euro (comprensive di coperto, acqua e caffè); in alternativa primo + contorno a 6 euro e secondo + contorno a 7 euro. Inoltre ogni giorno viene proposta l’offerta di gnocco fritto con salumi (7 euro), il menù pizza (6 euro) oppure una lista di “piatti speciali” a scelta (dalla grigliata mista a 12 euro, al prosciutto e melone, insalate varie, da 6 euro in su). Nonostante il locale abbia un ampio spazio esterno, consigliamo vivamente di pranzare all’interno, soprattutto per godere dei maxi schermi, perennemente sintonizzati su Italia 1 (quindi per i nostalgici dei tempi della scuola, è l’ideale: maratona di Dragon Ball, Simpsons, Futurama, ma con la leggerezza di aver superato l’età dell’acne).

Oggi abbiamo deciso di assaggiare il Pesce, che dovrebbe essere il fiore all’occhiello del ristorante. Diciamo “dovrebbe” perché in realtà non è sempre così, quindi prima di buttarvici, chiedete a Pietro se ve lo consiglia (ovvero: lui sa se è pesce fresco o pesce di ieri). Se annuisce andate sul sicuro, sia nella scelta dei primi che dei secondi di pesce. In alternativa scegliete dell’altro.  A noi è andata bene:  un ottimo trancio di salmone al pepe rosa, accompagnato da patate lesse e un contorno a scelta a parte in un altro piattino (io ho preso le coste al burro). Se siete più di 6 si consiglia di prenotare la saletta o il soppalco. Il locale conta più di 50 coperti, quindi posto ne troverete sempre, ma i tavoli a piano terra non apprezzano i gruppi numerosi.

Pesce Azzurro non chiude mai ed è aperto anche la sera, offrendo menù alla carta, con prezzi un po’ più cari rispetto al pranzo. Su Tripadvisor troverete delle recensioni pessime, perché in passato ha proposto delle offerte con Groupon&C. non all’altezza delle aspettative del target che solitamente acquista i deals di gruppo. Non è un locale da serata romantica, né un locale da pizzata con gli amici.  È un locale da pausa pranzo (che ci stiamo a fare?), e lo dimostra accettando qualsivoglia ticket.

Piccola chicca. Il sito di Pesce Azzurro, che è un blog di blogspot, vanta uno dei domini più lunghi della storia della ristorazione mondiale: pesceazzurrobarristorantepizzeria. Hanno battuto perfino il nostro.  Pare sia però il sito della precedente gestione, quindi lasciatelo lì. Quanti misteri il Pesce Azzurro!

venerdì 3 agosto 2012

LA SCHISCIA DI ILARIA

Ilaria ci manda una ricetta per schiscetta dalla sua scuola di musica.


RISO SALVALINEA (brucia talmente tanta energia che non potrebbe essere altrimenti)


INGREDIENTI per 1 PERSONA
1 tazzina di riso 
carotine surgelate (1 pugno)
pisellini surgelati (ad libitum)
mais (una scatoletta piccola)
fagiolini surgelati (una tazza)
feta (ad libitum)
prezzemolo (funziona anche se lo prendete fresco!)

Facilissimo amici. Innanzitutto aprite il freezer. Fate bollire il riso. (Ci consigliano il "cuociriso": il risultato è sempre impeccabile, e in più non la devi nemmeno curare mentre cuoce. Pare)
In pentolini separati, fate bollire in acqua salata le verdure. Scolate il riso un poco al dente. Tagliate a tocchetti le carotine, i fagiolini e la feta.
In una ciotola mescolate le verdure, la scatoletta di mais (scolata!), la feta e il prezzemolo sminuzzato. Aggiungete il riso e un cucchiaio d'olio.
Mettere la porzione desiderata in un contenitore di plastica. In ufficio (se l'avete..) metterlo in frigo. Ci metterà un po' ad acclimatarsi, ma tanto verrà ammazzato a breve.

giovedì 2 agosto 2012

MYTHOS


DOVE: Via Quadrio, 23 – mm Garibaldi, tel. 02 29001851

QUANTO: gyros a 4 euro

PER: fanellenici

DA PROVARE: il gyros! Ma anche le patate fritte home made.


Più ci penso e più mi sembra assurdo andare al ristorante greco e lasciarci più di 30 euro. In fondo si tratta di piatti piuttosto semplici e non si devono importare materie prime da luoghi esotici e remoti, insomma niente giustifica gli usuali conti esosi.
Ma i frequentatori dei ristoranti greci sono dei nostalgici, rimpiangono l’abbronzatura della spiaggia di Balos, le caretta caretta dell’isola di Zacinto e il vino resinato, e sono disposti a farsi scucire qualunque cifra pur di rievocare quelle settimane di vacanza, con le foto in pellicola prima che arrivassero hipstamatic e i voli lowcost diretti a Santorini.

Io sono tra questi. Quindi sono stata molto felice di camminare sotto la candela di questi giorni, di fare uno slalom tra le gru della fucina del nuovo quartiere Garibaldi per farmi scucire 4 euro per un gyros non troppo grande (e senza patatine!) e 3,5 euro per una mythos 33 cl. Il tutto senza poter nemmeno pagare con i buoni pasto! Su questo non lasciavano dubbi: la ristorazione ellenica avvisava con pluricartelli che non si accettavano buoni di alcun tipo.
Il gyros però era buonissimo, mi ricordava davvero la Grecia e chissenefrega se l’ultimo  che ho mangiato mi costò un euro nella dolce Corfù. Mi ha donato qualche morso di felicità.

I souvlaki (3 euro) erano finiti e siccome il mio appetito non era ancora a metà primo tempo ho deciso di concedermi un’insalata greca, perché optare per il gyros vegetariano (con la feta) o quello di pollo (con salsa piccante) equivaleva a cedere a un’altra dose ingente di carboidrati e di indigesta cipolla.
Per rendere più solenne il pranzo mi sono apparecchiata anche il tavolo con la tovaglietta a quadrati verdi. L’insalata era buona, navigava in un dorato olio di olive (forse di Kalamata!?!) e oltre ai consueti cetrioli, pomodori, olive e cipolla rossa prevedeva anche degli allegri peperoni gialli. Se valesse 6 euro ancora non lo so.
L’ambiente di greco non ha moltissimo, forse solo il celeste degli alti sgabelli, però vanta una cucina a vista (o meglio a vetrina, visto che è ben visibile dal marciapiede) e una ristrettezza molto attuale. A incastro forse si raggiungono i venti coperti e si ha l’illusione di mangiare in compagnia, è come se si facesse parte tutti dello stesso pranzo o della stessa cena (il locale infatti è aperto dalle 12 alle 15 e dalle 18 alle 23, eccetto il lunedì).
I miei vicini, uomini temerari, si erano presi il piatto, davvero imperiale! Gyros, patatine, insalata greca e pita. Cosa chiedere di più. E lo affogavano a sorsate di chin8 che, finché non ho decrittato il nome, ritenevo una sconosciuta bibita tipica.

Piccola postilla: mi sembrava di aver digerito il tutto ottimamente e ne andavo piuttosto fiera, in realtà questo pasto è stato un po’ come quei pacchi con scuse clamorose a cui lì per lì credi, ma dopo un po'... By the way, due rutti più tardi, era passata la paura.

Seconda piccola postilla: Mythos è anche takeaway come testimonia la foto che abbiamo rubato al caro amico Andrea dal suo ufficio. 

Terza piccola postilla: il gyros di Mythos è decisamente più buono di quello della Ghireria Calliopi sui Navigli.