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lunedì 7 maggio 2012

LUCCA BISTROT


DOVE: Via Panfilo Castaldi 33 (MM Porta Venezia), tel. 0229526668

QUANTO: menu da 9 a 12 euro

PER: chi cerca un po' di pace e un piatto ben cucinato

DA PROVARE: qualunque piatto ha un suo perché

C'erano una volta tre giovani precari con gli ultimi due buoni pasto rimasti. Il bottino ammontava alla discreta somma di dieci euro e quaranta a testa. L'ora era tarda, la giornata caldissima nonostante la stagione, la fame disumana come sempre. Nessuno dei tre era di buon umore, io in particolare, anzi, solo io, e nessun posto mi andava a genio. Quelli che potevano andare, non accettavano i nostri buoni. Dopo un quarto d'ora di cammino sotto il sole cocente, entrammo in un posto a caso.

Benvenuti al Lucca! Atmosfera alla Scarface, pavimento alla Tim Burton, disse uno di noi, ignaro che stavamo per imbatterci in uno dei posti che attualmente è tra i nostri preferiti. Il Lucca è lì dal 1922 e il perché è evidente. I piatti sono tutti buoni e, se la sera forse non è adatto a tutte le tasche, a mezzogiorno il suo bistrot (una stanzetta collegata al ristorante vero e proprio) offre piatti buoni a un prezzo, se non vantaggioso, sicuramente onesto.

Il menu è settimanale e comprende un piatto, l'acqua e ovviamente il pane che però è fatto dal ristorante stesso ed è davvero goloso: focaccine, pane integrale, pane alle olive e così via. Potete scegliere tra un piatto vegetariano, un piatto di carne e un piatto di pesce. Tutte le ricette proposte valgono la pena. Innanzitutto non sono le solite cose, ma ci troverete di tutto: dagli asparagi alla bismark, ai polipetti al sugo accompagnati da couscous, da una pasta broccoli pomodorini e gamberoni, a quella con il ragù di fave. I piatti sono tutti raffinati e comprendono sempre il contorno (le patate al forno spaccano). Le porzioni sono giuste, si esce sempre soddisfatti. Inoltre non si tratta di una cucina pesante e tra le scelte c'è sempre qualcosa alla griglia o al vapore, per cui, anche voi a dieta, non indugiate. Oltre ai piatti del menu (9 in tutto, che cambiano di settimana in settimana), troverete, allo stesso prezzo, i piatti extra del giorno, primi o secondi che siano.


Due parole sulla sala. Quella del ristorante vero e proprio è abbastanza opulente: tovaglie rosa antico, grandi lampadari eccetera. Il bistrot è molto più piccolo, anche se i tavoli sono ben distanziati. Predomina il legno e mangerete sulle tipiche tovagliette raccogliunto di carta grezza. Sì, proprio quelle su cui in qualche storiella bohemiene, gli artisti, mentre aspettano il pranzo, disegnano o fanno ritratti. Fatelo anche qui, se vi va! Tutti i tavoli infatti, sono ricoperti da una lastra di vetro, dalla quale si intravedono tante tovagliette disegnate. Le altre, sono appese ai muri.

Che altro dire? Fateci un salto. Anzi, più d'uno.

3 commenti:

  1. Meglio della Lonley Planet, lo proverò!

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  2. mi dispiace solo di lavorare in un'altra città (distante) e non poter seguire la vs acutissima guida.
    Prontamente consigliata dopo 10 minuti di lettura ai miei colleghi di Milano!
    attendo con ansia una trasferta per provare il Lucca Bistrot!

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