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giovedì 12 luglio 2012

AI GIARDINI - PAPRIKA & CANNELLA


DOVE: Via Settala, 2– Porta Venezia, tel. 022049650

QUANTO: Da 8 euro

PER: chi non chiede nulla

DA PROVARE: i maccheroncini tonno melanzane e pomodorini (quando ci sono)


Non vi piace la Paprika e anche la cannella vi schifa? Fa niente, tanto qui non le troverete. Non c’è nulla di esotico in questo bistrot, e nemmeno niente del bistrot, a parte il rosa anticato delle pareti abbinato a un grigio scuro e delle tovagliette a pois (peccato che siano di cerata!).
Se è periodo di climatizzazione vi verrà chiesto se preferite rinfrescarvi o mitigarvi, noi abbiamo optato per la seconda scelta che corrisponde alla zona centrale della galleria. Sì, perché varcare la soglia di Paprika e Cannella è come addentrarvi nel traforo del Monte Bianco, nessuna finestra, nessuna fonte luminosa se non artificiale. Penserete che almeno i vostri occhi stanchi si riposeranno, abituandosi alla penombra, e invece no, avrete abbandonato il monitor dell’iMac per fissare un tv color lcd di almeno 40 pollici.

Bando alle ciance, ordinate. Le proposte del giorno stanno in un fogliettino di carta fotocopiato e infilato nel menu grande più o meno come i bigliettini che vi infilavate nelle maniche durante i compiti sui paradigmi greci. Più che proposte potremmo chiamarle imposizioni perché in totale non arrivano a dieci. I pochi primi sono a 6 euro, i secondi tra i 10 e i 12, il tutto acqua e caffè a parte. In alternativa c’è sempre la pizza, un po’ secca ma non orribile, cotta nel forno a legna e cara come l’oro (margherita a 6,5 euro) o le insalate a 10 euro.
I camerieri, vestiti di tutto punto e sorvegliati attentamente dal proprietario, vi incuteranno un desiderio di fuga fortissimo accentuato dallo sguardo mesto della tigre appesa alla parete e dagli altri quadri monocromi che danno un tono al locale.
C’è un sacco di gente che mangia da sola, quindi se vi è rimasta un po’ di allegria fatevela subito passare per non mortificarli.

I miei maccheroncini melanzane, tonno e pomodorini erano al dente, buoni e abbondanti. Mentre l’insalata di pasta, per quanto fatta al momento, era un mix piuttosto casuale – tonno, wurstel, carote, uova, olive e gli immancabili sottaceti che fanno effetto condiriso. Un flop. Invece, la paillard con gli spinaci (spadellati con olio, aglio e peperoncino) è stata promossa, dopo essere stata suggerita dal cameriere con un “tu hai la faccia da paillard!”
Sul tavolo vi attende anche una focaccia untissima e totalmente senza sale, insipida come la nostra pausa pranzo di oggi.
Per uscire dovrete affrontare gincane e labirinti che nemmeno alla casa degli specchi, scoprirete però il ristorante ai giardini dove forse prima o dopo farete una cena aziendale con in palio kit golf da ufficio.

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