DOVE:
Via Valtellina, 18 – mm Garibaldi/ Lancetti
QUANTO:
da 7 euro
PER:
self made man
DA
PROVARE: le composizioni di verdure
Visto
da fuori non è proprio niente di che: grandi vetrate incorniciate in infissi
color ottone come i bei bar di provincia e affaccio fronte exdogana con un
viavai serratissimo di auto. Però già nel nome s’intuisce l’onestà che
contraddistingue il locale. Non hanno scelto di chiamarsi Dragone Rosso o Fior
di Loto come certi ristoranti cinesi, né Acquolina o La Buona Tavola, no, loro
hanno optato per un onestissimo nome: il loro indirizzo.
Ho
sempre apprezzato questo genere di franchezza, come quella pizzeria a Padova
che si chiama Maidilunedì e prevedendo la sbadataggine dei suoi avventori ha
trovato il modo di ricordargli il suo giorno di chiusura. Detto ciò al
Valtellina 18 sono anche molto gentili, cucinano del cibo onesto e rilasciano
lo scontrino.
Gli
interni sono molto curati, regnano i mattoncini, il legno chiaro e il bianco,
uno stile minimal che però prevede la tovaglia sulla tavola e il pane appena
sfornato e l’acqua in bottiglie di vetro brandizzate da loro.
Dopo
aver verificato se c’è un tavolo pronto ad accogliervi – che generalmente c’è
sempre visto che esiste anche un’altra sala nascosta – avete due opzioni:
sedervi e ordinare alla cameriera (se prendete una pizza dal forno purtroppo
non a legna o un’insalata) o andare direttamente alla vetrina e comporvi il
vostro piattino che poi pagherete a peso (utile quindi anche quando non avete
per niente fame!).
Moltissime
le verdure a disposizione (peperoni, cavoli, finocchi gratinati, melanzane
grigliate, patate, bla bla bla) da abbinare a un po’ di primi (pasta al forno,
gnocchetti sardi) o di secondi (svizzera alla pizzaiola, arrosto con funghi,
frittata). Se non volete irritare i commensali bloccando la fila per chiedere
delucidazioni sul contenuto di ogni vaschetta premuratevi di leggere il menu
sulla lavagnetta posta all’esterno, se invece anche voi avete voglia di litigare con qualcuno non leggetelo e anzi sinceratevi del grado di piccante e del tipo di cottura di
ciascun contorno.
Le
insalate sono abbastanza abbondanti e preparate con cura, anche compositiva, in
particolare quella con il pollo grigliato sembrava molto invitante. La pizza è
buona, croccante, ma non è certo la migliore di Milano, anzi a dirla tutta la
mozzarella è molto presente e quindi un po’ nauseante. In più una margherita
costa 7 euro, ben 50 cent in più di un’insalatona, quindi siete sicuri di
desiderarla davvero? Anche perché sarete sicuramente gli unici a prenderla, e
quindi gli ultimi a iniziare il pranzo mentre tutti i vostri colleghi avranno
finito con soddisfazione i loro piattini. Esiste anche la pizza in versione trancio,
ma non vi sappiamo dire di più. Non temete, torneremo.
Ho scoperto solo ora questo blog e l'ho messo tra i miei preferiti. Vi consulterò ogni volta che passerò da Milano. Bella idea!!
RispondiEliminawww.francescainthekitchen.blogspot.com
Grazie Francesca! Ora noi andremo a curiosare il tuo. :)
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