DOVE: Via Porro Lambertenghi, 13 – zona Isola mm Garibaldi
QUANTO:
da 5 euro
PER: chi
ha nostalgia di casa
DA
PROVARE: la paella
Forse vi
sarà già capitato più e più volte di passare davanti allo
stuzzicchino, di spiarne gli interni dalla vetrina, di osservare
quell'articolo del Corriere della Sera appeso alla porta che decanta
la paella del locale. Molto probabilmente ci avrete pensato su, e
mormorando “sì, una volta lo voglio provare” sarete tornati
indietro a mangiarvi una pizza al Nisida. Ignavi! È vero, serve un
po' di coraggio per entrare e affrontare l'atmosfera triste che regna
lì dentro e la gentilezza massiccia della proprietaria, che sembra
sempre scusarsi in anticipo non si sa bene di cosa, ma ne vale la
pena. In primo luogo perché la paella è veramente buonissima e poi
perché anche a pranzo offre un menu vantaggioso a 9 euro e
tantissimi piatti (primi sui 4,5 euro, secondi dai 6 agli 8). In più
una volta pranzato o cenato lì vi sentirete a casa e tornarci sarà
un dovere morale. Lo stuzzichino sarà come quella vecchia zia che
abita fuori porta che almeno una volta l'anno va salutata. E anche
l'ambiente sembra un po' quello, pareti bianche per lo più vuote,
con stampe appese senza criterio (ce n'è anche una indianeggiante!),
pavimento in linoleum stile palestra, pale del ventilatore sopra di
voi, tovagliette di carta – le stesse della sagra paesana –,
porta del bagno cigolante e sapone per le mani ancora nella
confezione del supermercato. Detto questo serve aggiungere che il
locale è a conduzione familiare?
A pranzo
assieme al menu vi arriverà un blocchetto di fogli con carta carbone
(sì, esiste ancora anche se non si vedeva dalle scuole elementari!)
così con i vostri tempi potrete scegliere e scrivere la comanda. l
pesce con le verdure è super light, le tagliatelle al ragù molto
basic, la cotoletta e le orecchiette però sembravano sublimi.
Insomma, il cibo è buono, ma non porco, diciamo che assomiglia molto
a quello che vi potreste preparare da soli, con la differenza che qui
non dovrete muovere un dito.
Due
parole le merita la paella, servita nella consona padella nera, colma
di verdure e pesce. Slurp! La porzione è parecchio abbondante,
quindi ve la sconsigliamo a pranzo, anche perché ci mettono un bel
po' a portarvela per cui rischiereste di dover trasferire il vostro
ufficio lì almeno per il primo pomeriggio o di fare
un'indigestione di Ruzzle.
Chiudiamo
con un gossip e sputtanandoci un po'. Ovviamente i primi ignavi siamo
noi, una sera però dalla vetrina abbiamo scorto una simpatica
tavolata con tanto di Baustelle, per cui non abbiamo resistito e
siamo entrati. Da quella volta siamo diventati fan dello stuzzichino,
a tutte le ore.
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