DOVE:
Via Washignton 9 – MM Wagner
QUANTO:
Tanto (a partire da 15 euro)
PER:
Chi crede in una vita oltre il McDonald’s
DA PROVARE: Entrare con la kefiah
Eccoci da Denzel. Dice,
perché mai si chiamerà Denzel? Ah, perché è in via Washington? Eccerto, Denzel
Washington! Basta ridere in modo frivolo, è tempo di gustarsi un
bell’hamburger. Anzi, un art burger, come recita il claim di Denzel: “Art
Burger, Fish & More”. Sissignori, da Denzel ci sanno fare con le parole
quasi quanto con i piatti: mica per altro, qui troverete uno degli hamburger
più buoni di Milano. E questa è la prima caratteristica. La seconda è che
Denzel è un ristorante ebraico; per cui dovrete fare attenzione a quello che
chiedete, visto che il cibo è rigorosamente kasher. Davvero, non supplicate di
aggiungere un po’ di formaggio al vostro hamburger. Se il menù non lo prevede è
perché, per la cultura ebraica, è vietato mischiare carne con latte e derivati.
Ok? E non aspettatevi di trovare panini con carne di maiale o di cavallo.
Queste bestie non si possono mangiare. Dice, ma allora cosa posso mangiare? È
semplice*, la cucina kasher ha le sue regole. Ha quattro zampe, gli zoccoli
spaccati in due, ed è ruminante? È un manzo, o un agnello: puoi mangiarlo. Ha
le pinne, le squame e le spine? È un pesce: puoi mangiarlo. Ha una lunga barba,
uno strano copricapo ed è vestito di nero? È un rabbino ortodosso: smettila di
fissarlo.
Davvero, lasciate
mangiare in pace il signore e tornate sul menù: guardate quante cose ci sono!
Hamburger, ciabatte ripiene, insalate, spiedini, fish&chips, filetti di
pesce, e poi i contorni: patate fritte a sfoglia (tanto buone quanto unte),
patate all’americana, patate al forno, zucchine, funghi e tanto altro. Tutto
accompagnato da ottime salse con ingredienti tanto insospettabili quanto buoni.
La specialità della casa, manco a dirlo, è il Denzel Burger. Ma non crediate
che basterà ordinarlo e fine della storia: dovrete ponderare per bene. Quale
sarà il taglio della carne? 150 gr? 180 gr? 230 gr? Valutate attentamente, perché
per mangiare 230 grammi di carne bovina, più il pane, più i vari condimenti,
più l’eventuale contorno, il vostro stomaco dovrà avere una capacità digestiva
pari o superiore al bovino medesimo. E la cottura della carne? Al sangue,
media, o molto cotta? Questo è un ristorante, signori, mica un fast-food da
pezzenti.
E i condimenti? Cosa mettiamo nell’hamburger? Uovo? Funghi? Cipolle?
Pomodori speziati? Peperoni? Tutto? Metteteci un po’ quello che volete, ‘tanto
per ogni aggiunta pagherete un euro e cinquanta. Ma sapete cosa? più aggiunte
farete al panino prima, meno avrete coscienza del creato dopo; così, nello
stato di allucinazione postprandiale in cui vi ritroverete al momento di
pagare, non farete troppo caso al conto. Perché il conto sarà caro, questo sappiatelo.
Ma ne sarà valsa la pena: Denzel regala una serie di sensazioni che partono
dallo stomaco per abbracciare l’essere umano tutto.
Insomma, ‘sto Denzel è
consigliato? Diamine, sì! Se vi piacciono gli hamburger dovete andarci! Dice,
eh ma io la politica d’Israele boh, io ancora non ho digerito i massacri di
Kahn Yunis e Rafah del ‘56 figurati i panini sionisti, io mi sa che sono
islamico, io - sì vabbè, lascia perdere, davvero. Un vecchio adagio recita: “la
religione divide i popoli, la cucina li unisce”. Quindi fatti un hamburger come
dio comanda. Qualunque sia il tuo dio.
*Non è
vero, abbiamo semplificato per esigenze drammatiche. La cultura ebraica del
cibo è incredibilmente complessa e affascinante; se volete saperne di più,
Google è vostro amico.
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